Com'è giusto che sia, gli artisti del Nord sono sempre un po' visionari e quindi quest'album non è solo un gran traboccare di atmosfere space disco, ma le stesse si amalgamo alla perfezione con elementi di stampo house ed italo (si legge sul suo Myspace influenze da parte di Fausto Leali ed Adriano Celentano ma anche di Giorgio Moroder, Ennio Morricone e Krisma).
Un album tutto groovy e melodie, epico e nostalgico allo stesso tempo. Una venatura che accomuna moltissimi artisti delle fredde terre del Nord Europa, la melanconia.
Uno stato d'animo che, se sfruttato in questa direzione, porta alla produzione di uno degli album più interessanti di quest'anno - e non penso di sbagliare se volgo il mio sguardo anche al futuro.
Un ritratto di Oslo, aspettando l'Aurora Boreale.
01. Folk I Farta
02. Staying In
03. Større Enn Først Antatt
04. I Was Go To Marroco And I Don`t See You
05. Interpolation
06. Cold Out
07. Flott Flyt
08. Glatt
09. The Dinner That Never Happened
10. Some Signs Are Good
myspace.com/diskjokke
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